di Mario Sandro Panico
Le due forze motrici dell’immaginazione di Mario sono la speranza e la disperazione che insieme alle sensazioni e ai sentimenti, gli consentono di mantenere rapporti col mondo. Il dolore diventa poesia, poesia di solitudine segreta, di sradicamento, di disgusto e rifiuto di una realtà oscena.
Lina Lo Giudice